Era l'estate di "Humprey",
era la mia estate, dopo tre anni.
Sembravano due campeggiatrici crucche,
e invece venivano dall'est,
da oltre cortina.
La pioggia torrenziale
e l'approccio con l'inglese,
furono i soli problemi
di quel pomeriggio a Rimini,
e per saluto una dolce promessa:
"We'll meet us again, at Napoli"...
Tornai a casa con una tenue speranza
e un mattino mi svegliò il telefono...
Al racconto delle loro disavventure
mi sentii offeso di essere italiano.
Intanto ero cicerone nella mia città:
"Angioino man"..."Egg's castle"...
"look at the sea !".
Pranzammo a casa mia,
tra lo stupore dei miei:
"test eggs with Provola"...
"for us coffe is a God".
Poi la spensieratezza di quel sabato sera.
Chalet, pub e infine a ballare.
Disco-music, Martini: "I could love in you",
ma lei mi rispose... in polacco!
E poi ancora una pizza
e il nostro scoglio del "Lido del pino",
la luna nuova, il rumore della risacca
e una birra: "I would dead here",
e lei: "now?..."
L'addio fu pieno di rimpianti,
ma anche di consapevolezza.
Era l'estate di "Humprey", purtroppo.
Era stata la tua estate, Mariolina!