Meteoropatia e' una parola derivata dal greco meteoros (alta nell'aria) e pathos (malattia) che indica qualsiasi condizione patologica connesse in qualche modo con le condizioni meteorologiche che ci circondano. Come noto sin dal tempo degli antichi Romani, le condizioni atmosferiche possono influenzare la vita, i comportamenti e gli umori di noi tutti. E' indubbio che il tempo atmosferico puo' influire specialmente su alcuni soggetti non solo da un punto di vista fisico, ma anche psichico. In particolare tutte le condizioni che coinvolgono la sferica psichica, come appunto depressione, stress, paura sono condizionate in qualche modo dal tempo e dalle stagioni. La depressione, come pure i disordini affettivi a manifestazione periodica, con variazioni stagionali, hanno suggerito l'ipotesi di un ritmo biologico all'interno di ciascuno di noi. Alcuni ritmi sono a breve termine, a scadenza giornaliera (il cosiddetto "ritmo circadiano), mentre altri sono a lungo termine, come i ritmi mensili, legati alle mestruzioni nella donna, ed i ritmi stagionali connessi di piu' al tempo. Uno di questi ritmi stagionali influenza il nostro umore determinando episodi depressivi duranti la stagione invernale. E' noto ad esempio che la depressione ha un'incidenza maggiore nelle popolazioni che vivono a latitudini nordiche, dove gli inverni sono piu' rigidi e le giornate sono piu' brevi con lunghi periodi di buio. Se soggetti affetti da tale depressione si spostano a latitudini piu' vicine all'equatore, la sindrome depressiva tende con il tempo a migliorare ed a scomparire. Lo stessa cosa e' stata notata per lo stress della vita quotidiana: i residenti in regioni nordiche sono piu' soggetti ad andare incontro a periodi di stress psichico rispetto ad individui che vivono in paesi piu' meridionali. Le metereopatie sarebbero legate ad uno squilibrio di impulsi provocati da sostanze chimiche, dette neurotrasmettitori, che vengono prodotte dalle cellule nervose e quindi sono presenti all'interno del nostro cervello. Tali sostanze, spesso dai nomi strani come norepinefrina, dopamina, acido gamma-aminobutirrico, sono una specie di vettori per il trasporto di segnali tra una cellula nervosa e l'altra. I neurotrasmettitori si legano a specifici recettori presenti sulla superficie della cellula stimolata, per cui la deficienza, l'inattivazione o l'inefficienza di tali recettori determinerebbe un piu' debole segnale di trasmissione. Per fare un esempio si puo' dire che tali impulsi nervosi sono paragonabili all'energia elettrica a partenza dalla batteria che avvia un'automobile. Se la scarica e' debole o i cavi elettrici sono ossidati o laschi, l'impulso non e' sufficiente ad avviare il motore. Stimoli negativi, quali il freddo, il buio, le basse pressioni determinerebbero la momentanea interruzione di questa energia elettrica cerebrale, che porta alla comparsa di fenomeni depressivi ed altri sintomi ad essi legati. L'influenza del tempo atmosferico sulle cellule nervose ed i suoi neurotrasmettitori potrebbe quindi essere intesa come stimolo esterno dato da temperatura, umidita', pressione, luce, etc. che in un certo modo influenzano il metabolismo dei neurotrasmettitori. Lo sbilanciamento di queste sostanze chimiche e' anche alla base dei sintomi legati al momento depressivo, quali mal di testa, fatica ed insonnia, per citare i piu' comuni.